Percorsi in bicicletta tra Collio, Carso ed Isonzo… sui luoghi della Grande Guerra nella provincia di Gorizia…
Scorcio di Riva dal Sentiero del Ponale

Percorso in bicicletta Sentiero del Ponale e Lago di Ledro

Tempo Lettura: 3 min

Appena “sbarcato” sulla sponda nord del lago di Garda, ho subito approfittato per un bellissimo percorso in bicicletta, lungo il celeberrimo Sentiero del Ponale e poi oltre fino a circumnavigare il Lago di Ledro. Partenza da Arco, imbocco la bellissima ciclopedonale che costeggia il fiume Sarca. Sono in ottima compagnia, tutti in bicicletta da queste parti, ottimo viatico per cominciare questa mia breve vacanza tra Garda e Trentino.

Dopo circa sette km di leggerissima discesa, arrivo al Lago di Garda nei pressi di Arco Lido. Torbole è a pochi km e volendo si può girare a sx e dopo un paio di km si può fare qualche bella foto al tipico porticciolo stile veneziano. Proseguo invece, direzione Riva del Garda, sempre in lungolago, estremamente piacevole. Ci sono famiglie che prendono il sole, appassionati di vela, tantissimi amanti delle due ruote, e alemanni che, noncuranti della brezza fresca, fanno il bagno nelle limpide acque del Benaco.



Riva del Garda ha sicuramente un’impronta molto signorile, forse un pò troppo per i miei gusti… Tuttavia la vista sul lago è davvero meravigliosa… Certo a questo punto, dopo 11 km di pianura, ho bisogno di alzarmi un pò da terra e quindi imbocco la strada che sale, appena fuori Riva del Garda direzione “Zitrone”… Signore e signori, eccomi finalmente, in sella alla mia inseparabile Kross, sulla strada del Ponale… Che dire, niente da dire, è davvero come me la sono sognata… Strada scavata dentro la roccia, gallerie che schiudono panorami sul lago davvero appaganti, il tutto a strapiombo, in un susseguirsi di emozioni incomparabili…


Dopo circa tre km di dolce salita su sterrato, ritorna l’asfalto e si giunge ad una specie di sella dove è possibile prendere fiato e rifocillarsi presso un bar panoramico. Decido di proseguire, direzione Lago di Ledro… La strada è asfaltata, la salita è costante ma comunque piuttosto soft… Solo prima di Prè di Ledro c’è un tratto piuttosto ripido… dopo il ponticello mi fermo e riempio le borracce, nei pressi di una fontana da cui sgorga un’acqua freschissima… Ci volevo proprio… Sfrecciano due energumeni in sella ad e-bike… Non vale gli grido, credo sono inglesi e mi guardano di brutto. Meglio lasciar perdere…

Inizia il tratto con pendenze più severe che mi porta fino alla frazione di Molina di Ledro e poi al lago omonimo. Sono un pò stanco, però decido comunque di provare a fare il giro del lago… La scelta si dimostra azzeccata, la strada è piuttosto piana e arrivo in breve a Pieve di Ledro, dove mi stendo a prendere il sole e a svuotare avidamente le provviste che ho nello zaino. Ci sono un paio di pescatori sulla riva, che parlano in dialetto, cerco di carpire cosa vogliono dire… Capisco solo che la pesca non è stata molto fortunata oggi pomeriggio, i pesci non abboccano per loro sfortuna…



Il luogo è incantevole, c’è anche un piccolo campeggio, dove abbondano le autovetture con targa D. Mi chiedo sempre perchè ai tedeschi piaccia così tanto “sacrificarsi” sotto una tenda o dentro una rulotte. Forse è più forte di loro, o è il surrogato delle campagne di guerra.. O hanno bisogno di sentire il contatto con la madre terra, chissà… Certo gli italiani amano le comodità più di loro, oppure sono solo pigri ed in vacanza preferiscono non fare nulla che assomigli a lavorare, organizzare, picchettare, spignattare… Comunque, in fondo in fondo, apprezzo la loro capacità di crearsi uno spazio simile ad una piccola casa, ovunque si trovino…

Rimonto in sella e percorro un sentiero pedonale molto carino e arrivo di nuovo al punto di inizio (il giro completo del lago è lungo circa nove km), dove c’è il museo delle palafitte… Quindi riprendo la strada dell’andata e scendo a capofitto, pennellando le curve nemmeno fossi un gigantista… Mi fermo a fare qualche foto, e mi sorpassano una ventina di MTBikers tedeschi, che si buttano come panzer tra i tornanti e lo sterrato; orde di barbari teutonici, penso tra me e me… Li lascio andare e mi godo la discesa…

Al km 35 decido di andare diritto anzichè girare a sx, direzione Pregasina. Poi però, dopo un km giro a sinistra e scendo per il vecchio sentiero lastricato pedonale che portava al lago di Garda. Per prudenza prendo la bici in spalla e scendo a piedi, non vorrei mai spaccarmi l’osso del collo… Presto mi ricongiungo con la strada e ritorno sul percorso dell’andata… Vedo il kommando tedesco dei venti pazzoidi, stranamente fermo a bordo strada… Uno di loro ha bucato la ruota e tutti aspettano che il kamerata cambi kopertone… Io metto la freccia e li saluto con un “Andersen” e via in discesa sul Sentiero del Ponale, come un pazzo scatenato… Metto alla prova i nuovi pneumatici Schwalbe, che fanno ampiamente il loro dovere e l’angelo custode per oggi resta disoccupato…

Passo per Riva e poi ritorno ad Arco dove ho trovato alloggio presso il confortevole B&B Le scuderie. Sentiero del Ponale o della Ponale promosso a pieni voti!!!

Total distance: 46643 m
Max elevation: 679 m
Total climbing: 1733 m
Total time: 04:09:57
Download file: ponale ledro.gpx

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