Percorsi in bicicletta tra Collio, Carso ed Isonzo… sui luoghi della Grande Guerra nella provincia di Gorizia…

Idrovolanti Cant Monfalcone

Idrovolanti Cant Monfalcone

Idrovolanti Cant Monfalcone è una mostra molto interessante, ospitata presso la Galleria di Arte Moderna della città dei Cantieri. Non tutti sanno che tra le due guerre mondiali, la famiglia Cosulich dopo aver impiantato proficuamente la sua attività cantieristico navale in quel di Panzano, si dedicò anche alla costruzione di idrovelivoli che fecero il giro del mondo facendo conoscere Monfalcone in tutti i continenti. Grazie al genio creativo dell’ing.Filippo Zappata, al coraggio del pilota collaudatore Mario Stoppani, pluridecorato asso della Prima Guerra Mondiale, CANT divenne leader mondiale della produzione di idrovolanti. I modelli usciti dalla fabbrica di Monfalcone, stabilirono record a ripetizione.

 

La mostra ripercorre la storia dei cantieri aeronautici monfalconesi ed è estremamente ben curata e piena di spunti interessanti. Mio zio Vincenzo, giovanissimo, prima della Seconda Guerra Mondiale ci lavorò per un paio d’anni e questo articolo è anche per lui, sperando possa vederne le foto e riconoscere i luoghi e le persone che qui sono rappresentate. La cantieristica é sempre stata, per il goriziano, una risorsa economica straordinaria, che ha creato un indotto ed un tessuto sociale che resiste nel tempo. La mostra é quindi anche recupero di una memoria collettiva, attraverso la ricostruzione del contesto storico e degli eventi succedutisi nel ventesimo secolo. Storia fatta da uomini che attraverso il loro lavoro, le loro idee, i loro sogni, hanno creato e plasmato un mondo. Come diceva il grande storico Marc Bloch e sapientemente riportato nella prefazione del libro a cura di Susanna Ognibene:

“L’oggetto della storia è, per natura, l’uomo. O, più esattamente, gli uomini. Dietro i tratti concreti del paesaggio, dietro gli scritti che sembrano più freddi, dietro le istituzioni in apparenza più distaccate da coloro che le hanno create e le fanno vivere, sono gli uomini che la storia vuole afferrare. Colui che non si spinge fin qui non sarà mai altro, nel migliore dei casi, che un manovale dell’erudizione. Il bravo storico invece somiglia all’orco della fiaba. Egli sa che là dove fiuta carne umana, là è la sua preda “….

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