Percorsi in bicicletta tra Collio, Carso ed Isonzo… sui luoghi della Grande Guerra nella provincia di Gorizia…
Il lago di Doberdò scendendo dal Carso Sloveno

Percorso Carso Sloveno Trono di Borojevic

Trono di Borojevic

Chi direbbe mai che dopo un secolo, sul Carso si possa trovare ancora il Trono di Borojevic? Invece percorrendo questo interessante percorso in Bicicletta andremo a svelare l’arcano. Ma chi era Svetozar Borojevic von Bojna? Ebbene, per chi non lo sapesse, era il Comandante della Quinta Armata Imperial Regia. Le truppe Austro-Ungariche che combattevano sull’Isonzo avevano in lui il capo e dipendevano dalle sue decisioni e direttive sul campo.

Il percorso

Si parte da Gradisca d’Isonzo e in una diecina di kilometri su asfalto, varcato il confine a Devetaki si raggiunge il Carso Sloveno. Dopo il paese di Lokvica, inizia la parte più interessante. Per carrareccia con ottimo fondo si arriva al punto di osservazione strategico di Pecina. Poi rimontati in bici si arriva finalmente al Trono di Borojevic. Non è altro che un grande masso calcareo, che abili mani scalpellarono fino a creare una sedia dove il Generale era solito sedersi. Per prendere le sue decisioni o anche solo per consultarsi con i Comandanti dei vari Battaglioni Austro Ungarici. È proprio vero che ciò che viene scolpito su pietra è per sempre. Le parole scritte su questo sito chissà invece quanto dureranno?



Verso il Kremenjak

Si continua su carrareccia e sempre attraverso la landa carsica si arriva a Kostanjevica na Krasu (Castagnevizza del Carso) dove c’è anche una fontana dove poter abbeverarsi e prendere un po’ di fiato. Si risale sull’asfalto e dopo tre kilometri si arriva all’abitato di Vojščica . Si prosegue sempre su strada asfaltata molto panoramica e si giunge a Sela na Krasu. Qui si devia di nuovo su carrareccia e dopo un paio di Kilometri si arriva al punto panoramico del Kremenjak. Il panorama si apre a 360 gradi, sulle montagne e verso il mare. La posizione è dominante sul porto di Monfalcone.

Ritorno al punto di partenza

Per ritornare a Gradisca, ci sono più alternative possibili. Abbiamo scelto la strada alta sul Lago di Doberdò e poi passato il paese, il rientro avviene per Castelvecchio e Sagrado sull’omonimo ponte sull’Isonzo.


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