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Franz Ferdinand travelled to Sarajevo by a different route from his wife, the first stage being aboard the battleship Viribus Unitis from Trieste in Slovenia to Metkovic in Croatia. From there he took the train into Bosnia. Here he arrives at Ilidza station on June 25.

L’attentato di Sarajevo – 8

L’ATTENTATO DI SARAJEVO – L’ARCIDUCA ARRIVA IN BOSNIA

La visita di quattro giorni dell’Arciduca in Bosnia venne ufficialmente annunciata il 4 giugno. Francesco Ferdinando e sua moglie Sophie sarebbero giunti Sarajevo il 25 giugno; nella sua veste di ispettore generale dell’esercito austriaco, avrebbe partecipato a due giorni di manovre militari il 26 e 27 giugno; la coppia reale sarebbe stata quindi in visita ufficiale a Sarajevo il 28 – San Vito – e sarebbe ripartita il giorno successivo il 29. Per tutto questo tempo avrebbero alloggiato nel lussuoso Hotel Bosna a Ilidza, una città termale appena ad ovest di Sarajevo. Francesco Ferdinando, erede al trono dal 1889, si era innamorato della contessa Sophie Chotek nel 1894 e si erano sposati nel 1900. Tuttavia, come contessa ceca di nobiltà inferiore, Sophie non fu mai accettata alla corte austriaca. L’imperatore Francesco Giuseppe aveva acconsentito al matrimonio solo a condizione che i suoi figli non salissero mai al trono e che non condividesse il grado, il titolo o i privilegi del marito. Anche se fu nominata Duchessa di Hohenberg, l’Imperatore e gli altri cortigiani la trattarono in modo umiliante, come una persona comune. Il protocollo stabiliva che non avrebbe mai potuto sedere accanto a suo marito in nessuna occasione pubblica. L’unica eccezione era quando l’Erede al Trono agiva in veste militare. Quindi la visita a Sarajevo sarebbe stata la prima occasione per la coppia di apparire in pubblico insieme e di godere di pieni onori reali. L’arciduca e la duchessa trascorsero la prima parte di giugno nelle loro proprietà in Boemia, prima al castello di Konopiště a 45 chilometri a sud di Praga (dove intrattennero il Kaiser tedesco, Guglielmo II, che venne a far loro visita di due giorni, il 12 giugno e 13), e poi, dal 20 giugno, a Chlumetz. Il 23 giugno, partirono insieme in treno per Vienna, la prima tappa di un lungo viaggio circolare in Bosnia. Da Vienna, percorsero rotte separate, Sophie andò in treno a Budapest e Brod e poi a Ilidza, mentre Ferdinando andò a Trieste per prendere la corazzata Viribus Unitis – l’orgoglio della flotta degli Asburgo – lungo la costa adriatica fino alla città croata di Metkovic. Lì salì su un treno per Mostar e in Bosnia per ricongiungersi con sua moglie a Ilidza.

Franz Ferdinand scende dal treno alla stazione di Ilidza il 25 giugno
Franz Ferdinand scende dal treno alla stazione di Ilidza il 25 giugno

L’arciduca arrivò alla stazione di Ilidza nel pomeriggio di giovedì 25 giugno, accolto da una guardia d’onore e da una banda che suonava l’inno nazionale. Poco dopo essersi ricongiunto con la moglie all’Hotel Bosna, decise impulsivamente di interrompere il programma pianificato con cura e fare un viaggio a Sarajevo con la moglie per fare shopping. Mentre percorrevano le viuzze del mercato turco della città, una grande folla si radunava e c’erano persino alcuni applausi. Ironia della sorte, uno tra la folla era Gavrilo Princip. Vide la coppia reale entrare in un negozio di tappeti, così vicino che avrebbe potuto facilmente sparare all’arciduca, ma non ci riuscì: le sue armi erano ancora a casa, nascoste sotto il suo letto.

Francesco Ferdinando mentre arriva all'Hotel Bosna. L'auto è la stessa sulla quale venne assassinato tre giorni più tardi
Francesco Ferdinando mentre arriva all’Hotel Bosna. L’auto è la stessa sulla quale venne assassinato tre giorni più tardi

I due giorni seguenti, il 26 e il 27 giugno, l’Arciduca assolse allo scopo principale della sua visita, le manovre militari. Insieme al generale Potiorek, osservava con il binocolo le truppe di 20.000 uomini del XV austriaco e del XVI Armeekorps mentre si esercitavano in battaglia sulle colline a ovest di Ilidza. Restò molto contento di ciò che vide, dopo aver elogiato lo stato di addestramento e di morale delle truppe in un telegramma all’Imperatore. Mentre suo marito assisteva alle manovre, Sophie seguì diligentemente il programma che le era stato predisposto. Comprendeva visite alla casa dei bambini cattolici di cui era patrona, a un certo numero di scuole, una fabbrica di tappeti, cattedrali cattoliche e serbo-ortodosse e varie moschee.

Durante la loro visita la coppia reale soggiornò all'Hotel Bosna a Ilidza, oggi nella periferia ovest of Sarajevo. Situato poco distante dal fiume Zeljeznica, era uno dei quattro Hotel situati nella zona. Gli altri erano l'Hotel Austria, Hercegovina, Srbia and Terme.
Durante la loro visita la coppia reale soggiornò all’Hotel Bosna a Ilidza, oggi nella periferia ovest of Sarajevo. Situato poco distante dal fiume Zeljeznica, era uno dei quattro Hotel situati nella zona. Gli altri erano l’Hotel Austria, Hercegovina, Srbia and Terme.

La sera del 27 ebbe luogo una sontuosa cena di gala presso l’Hotel Bosna, con 40 ospiti provenienti dagli strati superiori della società di Sarajevo. C’erano state voci di un tentativo sulla vita dell’Arciduca e anche di vari avvertimenti – dal capo della polizia di Sarajevo, il dott. Edmund Gerde; dal vicepresidente del Sabor (parlamento bosniaco), Josip Sunaric, e da altri – ma questi erano stati tutti respinti, ignorati, persino ridicolizzati, dal governatore Potiorek. L’arciduca e la duchessa non si preoccupavano affatto, o almeno si mostravano particolarmente spensierati rispetto agli avvertimenti.

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