Percorsi in bicicletta tra Collio, Carso ed Isonzo… sui luoghi della Grande Guerra nella provincia di Gorizia…

Pif e Lirio Abbate a Topolò

Pif e Lirio Abbate a Stazione Topolò
Pif e Lirio Abbate a Topolò
Pif e Lirio Abbate a Topolò

Sabato 16 luglio 2016, Pif e Lirio Abbate hanno fatto sosta a Stazione Topolò, nelle Valli del Natisone. L’occasione, la presentazione del loro ultimo spettacolo “Furto di cuore e abuso di sorriso”. Il giornalista dell’Espresso, sotto scorta a causa delle minacce di morte ricevute e il regista / presentatore ex Iena. Hanno dato vita a un evento imperdibile che ha raccolto un pubblico molto numeroso, accorso a Topolò anche da fuori regione. Uno spettacolo in cui sono state divulgate le intercettazioni ambientali o delle telefonate di capi mafia o luogotenenti, con lo scopo di ridicolizzare e prendersi gioco di loro.

Sulle orme di Peppino Impastato e la sua Radio Aut, che con coraggio e sprezzo del pericolo, ha sacrificato la sua vita, per poter dimostrare al mondo, che non c’è mezzo più efficace, che sbeffeggiare la mafia con le parole. Lui che chiamava Tano Seduto il boss Badalamenti e che Marco Tullio Giordana ha reso noto anche a chi non lo conosceva, nel film “I Cento Passi”. Pif e Lirio Abbate hanno “giocato” con il pubblico, cercando sempre di trovare le frasi più ironiche e leggere, anche per spiegare gli eventi più tragici succedutisi in Sicilia prima e dopo il 1992 (anno degli attentati a Falcone e Borsellino).

Memorabili le intercettazioni a Ciccio Pesce (l ‘ndranghetista con il debole per le donne), oppure la telefonata al 12 per conoscere un nro di telefono di un ristorante a Palermo per prenotare la cena con il ricercato Provenzano, dove l’ignaro mafioso non si accorge di parlare con un risponditore automatico e non con una signorina. Oppure il boss, Rosario Spatola che è tormentato da una società di recupero crediti a causa del leasing non pagato dalla moglie, sull’autovettura Smart della stessa. O ancora, Reina e Bagarella (impersonati da due attori nel film di Pif “La Mafia uccide solo d’Estate”) che si interrogano sull’ordine impartito da Liggio di votare Radicale anzichè Democrazia Cristiana. Si chiedono come possano essere compatibili con le idee di non violenza, giustizia e diritti civili, di cui Pannella si è sempre fatto porta bandiera. O gli stessi che non sanno dove mettere la bomba, e filosofeggiano su arte moderna per poi scegliere Via Palestro a Milano.

O la figlia del boss, che, al cellulare , prega il padre di non chiedere il pizzo al genitore di una sua amica (a causa di questa telefonata intercettata, il boss sta scontando la pena di 20 anni di galera). O il nipote del mafioso, che dopo 100 anni  dall’accaduto , spiffera, ignaro di essere intercettato, che suo nonno ha ucciso un giornalista americano.

Non sono mancati quindi i momenti di ilarità generale. Lo spettacolo é terminato con la messa in onda del sonoro delle telefonate delle forze dell’ordine, nei momenti concitati, subito dopo l’attentato al giudice Falcone e alla sua scorta a Capaci. Per comprendere cosa la Mafia é stata capace di compiere, nelle sue nefandezze. E’ sicuramente il momento più toccante e tormentato.

 

 

Pif e Lirio Abbate a Topolò
Pif e Lirio Abbate a Topolò

 

Unico appunto, all’organizzazione… Il prossimo anno, andrebbero trovati dei pulmini un pò più capienti per il servizio navetta da Clodig fino a Topolò. Personalmente abbiamo optato per il tragitto a piedi (8 km tra andata e ritorno), ma non tutti erano attrezzati e tanti hanno dovuto attendere con pazienza. Però ne è valsa sicuramente la pena!!!

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